29/05/13

Storia del Vo Viet


Il "Vo Viet", Arte Marziale Superiore è un'arte marziale moderna, sviluppata dal G.M. Phan Hoang come sintesi mirata e in evoluzione dell’opera di un intero popolo che nel corso della propria storia ha sempre dovuto lottare per la sopravvivenza.
L'Arte Marziale Tradizionale, o meglio l'insieme delle Arti Marziali Tradizionali del Vietnam è conosciuto come VoCoTruyen

La leggenda che è alla base dell'insegnamento della prima forma di Vo Viet, narra che il Signore Dragone, Lac Long Quan e la fata della montagna, si unirono e generarono 100 uova, 50 maschi e 50 femmine. Quando tornarono ai loro rispettivi regni, ciascun genitore portò con sè 50 bambini. Il più vecchio andò a vivere sulla cosa nel Regno dei Draghi e fondò un regno che comprendeva il Nord del Vietnam e parte del Sud della Cina. Il suo nome era Re Hung (Hung Vuong).

PERIODO DELLA FORMAZIONE DELLE TECNICHE 
(2879 a.C. - 111 a.C.)
Antichi disegni scoperti sulle pareti di grotte situate nel Vietnam settentrionale ed alcuni reperti rinvenuti nell’area di Dong Son e di Chapa (Lao Cai) costituiscono i primi elementi di ricerca sul più probabile periodo da attribuire alla nascita del Vo. A quell’ epoca l’arte marziale era basata sull’apprendimento delle tecniche con armi (Vu-Khi o Binh-Khi), quali l’ascia (Bua Riu), la spada corta (Doan Dao), la spada (Guom), la lancia (Thuong o Giao), l’arco (Cung o Cai Giang), la balestra (No o Cai No), il bastone (Con o Bong Phap). Numerose leggende riguardanti questo periodo narrano le gesta di personaggi resi celebri grazie alle loro armi magiche (come la balestra di An Duong Vuong che poteva uccidere mille persone per volta! Sembra tratto dal cartone animato di Kung Fu Panda! :) ).
Il tamburo bronzeo di Ngoc Luc (databile tra l’800 ed il 200 a.C.), prezioso reperto archeologico scoperto quasi per caso nel 1893 e conservato presso il Museo di Storia Nazionale di Hanoi, attesta, nelle sue incisioni concentriche, l’esistenza di forme di combattimento autoctone, esistenza suffragata anche dal ritrovamento presso la cittadella di Co Loa di numerose frecce risalenti addirittura al 3° millennio a.C.

PERIODO DELLA FORMAZIONE DELLE TEORIE 
(111 a.C. - 906 d.C.)
Questa epoca è contrassegnata dall’invasione cinese. Per meglio resistere al nemico, l’arte marziale come mezzo di difesa va a completare l’arte militare e in essa si sviluppano tre distinti piani:
  • la Perfezione delle Tecniche.
  • la Formazione delle Strategie.
  • l' Elaborazione delle Teorie.
- Teoria della superiorità delle tecniche raffrontate (La teoria DI DOAN THANG TRUONG).
- Teoria della flessibilità contro la forza (La teoria DI NHUOC THANG CUONG).
- Principio della sorpresa (La teoria KY TAP CHIEN PHAP).
- Il segreto delle illusioni (La teoria AO ANH BI PHAP).
- Metodo di evitare senza resistenza (La teoria PHAN TAN BIEN PHAP).
Queste teorie non offrirono solo dei principi direttivi per l’arte militare, ma anche e soprattutto diedero all’arte marziale vietnamita nuove e preziose basi dalle quali nacquero tecniche geniali e ricche, fondamento di quelle praticate ancora oggi.
Nonostante ciò, il controllo cinese sul Vietnam durò circa 1000 anni.

PERIODO DELLO SVILUPPO 
(906 - 1009)
Durante questo periodo, con la conquista dell’unità nazionale, l’Arte Marziale Vietnamita prende il sopravvento sull’arte militare. I Re Ngo Quyen e Dinh Bo Linh illustri maestri dell’arte marziale e teorici della guerra applicarono largamente l’Arte Marziale Vietnamita nell’organizzazione e nell’addestramento dell’esercito e resero possibile l’unità nazionale ( 938 d.C.), con la fondazione del Paese definito Dai Viet.

PERIODO DI PERFEZIONAMENTO DELLE TECNICHE E DELLA DIFFUSIONE 
(1010 - 1527)
Sotto la dinastia dei Ly (1010 - 1225), tutti i mandarini ed i funzionari avevano l’obbligo praticare l’arte marziale. Per dare il buon esempio si allenavano anche le dame di corte.

Con la dinastia dei Tran (1225 - 1400) prese vita il Giang Vo Duong (Accademia delle Arti Marziali). Tale accademia, sita nella città di Thang Long (l’attuale Hanoi), preparava maestri ed insegnanti, ai quali veniva conferito il titolo di “Dottore in Scienze Militari”. Ogni candidato doveva superare 11 esami in un periodo di tempo che andava dai tre ai cinque anni. Ovviamente l’arte marziale era insegnata anche nelle scuole “di famiglia” e nei templi buddhisti.
L’insieme delle arti marziali era conosciuto come Vo Thuat (Wu Shu - tecniche di combattimento corpo a corpo) o Vo Co Truyen (Arte Marziale Tradizionale).
Nel giorno della Festa di Metà Autunno del 1284, il generale Tran Hung Dao (1213-1300) invitò tutti dirigenti delle scuole di arti marziali vietnamite ad una imponente riunione per renderli partecipi della incombente minaccia di invasione dei Mongoli e chiese loro di condividere tutte le diverse tecniche (di combattimento praticate. In seguito a questo storico evento, per la prima volta il corpus delle tecniche fu reso noto e codificato. Lo spirito di unione nazionale rese possibile la celebre vittoria del popolo vietnamita sugli invasori per tre volte: nel 1284, nel 1285 e nel 1287 (salvando in tal modo il Giappone da una seconda invasione delle truppe di Kublai Khan).
La maggior parte dei testi antichi riguardanti l’arte marziale vietnamita e riportanti le tecniche codificate, risalgono a questa epoca. Il libro ritenuto certamente più prezioso è quello di Tran Quang Khai Chieu Minh Dai Vuong (1241-1294), intitolato “Linh Nam Vo Kinh” (l’Arte Marziale Vietnamita), che costituisce il documento storico necessario per comprendere tutti i fondamenti del “Vo”, davvero molto differenti dalle altre discipline straniere.
Dal 1414 al 1427 d.C. il Vietnam subì la più terribile dominazione cinese, quella della dinastia MING, che tentò con ogni mezzo di soffocare il popolo Viet. Tutti i libri vietnamiti furono confiscati, i migliori spediti in Cina ed i rimanenti bruciati per annientare completamente la civiltà del Vietnam. Questo periodo di oppressione ebbe gravi conseguenze sull’arte marziale. I maestri depositari dei segreti vennero perseguitati e molti assassinati, portando con sé le loro preziose conoscenze.
Di fronte a questa terribile repressione il Vo più che mai divenne l’Arte del Popolo, lo strumento contro gli aggressori, a differenza di altre discipline che in origine furono mezzi di dominazione nelle mani dei nobili, per salvaguardarne le ricchezze, o in mano ai monaci, per difendere la religione e fare proseliti. L’arte marziale fu uno strumento di educazione, insegnando all’uomo a resistere anche nelle circostanze più difficili e nelle più ristrette condizioni materiali.
Lo spirito del “Vo” donò al suo popolo, nel corso di queste dure prove, la capacità e la perseveranza necessarie per giungere nel 1427 alla gloriosa conquista dell’indipendenza grazie al re Le Loi ed ai suoi partigiani, formati presso la scuola Lam-Son. Arrivato al potere, Le Loi riorganizzò il Paese, istituendo dei concorsi letterari per reclutare i quadri della nuova amministrazione e favorendo lo sviluppo delle arti marziali in tutti gli strati della popolazione. Egli organizzò degli esami di “Vo” (Minh Kinh Khao) al fine di selezionare i migliori elementi per la nuova guardia imperiale e stimolò (sotto l’influsso dello scrittore Nguyen Trai) la nascita di una pratica marziale strettamente legata all’acquisizione ed allo sviluppo di conoscenze intellettuali e filosofiche.

PERIODO DELLA DIVISIONE 
(1527 - 1802)
Questo periodo segna le divisioni del paese e le lotte per il predominio tra i vari Signori.
In questo periodo è da ricordare la figura del maestro La Son Phu Tu. Egli possedeva, oltre alla conoscenze delle Arti Marziali e Militari, prodigiose conoscenze di matematica e di scienze tradizionali. Condusse una vita molto semplice e ritirata, in montagna, ma i suoi discepoli furono dei grandi personaggi della storia del Vietnam di quest’epoca, tanto che l’Imperatore Quang Trung lo considerò come suo Maestro.


PERIODO DELLA DECADENZA 
(1802 - 1945)
Questo periodo segna la dinastia degli Nguyen e la colonizzazione francese.
Di fronte alle armi moderne l’Arte Marziale si rivelò sorpassata sul piano dell’arte militare e la diffusione di questo pregiudizio la condusse molto velocemente alla decadenza.
Sotto la colonizzazione francese (1863 - 1945), l’Arte Marziale venne messa al bando e decadde al punto che la maggior parte dei giovani ne ignorava l’esistenza reale, confondendola con la fantasia delle immaginarie gesta descritte nei romanzi cinesi, molto conosciuti. Ma la trasmissione dell'insegnamento continuò nella clandestinità e in grande segreto nelle famiglie.


LA RINASCITA 
(1938 - OGGI)
Iniziò nel 1938 con la costituzione di movimenti nazionali miranti alla lotta contro il colonialismo francese e l’invasione giapponese. Dopo il 1945, con la fine della colonizzazione francese, si formarono diverse scuole di arti marziali. 
In seguito al trattato di Ginevra del 20 luglio 1954 ed alla divisione del Vietnam in Nord e Sud, le arti marziali dovettero riorganizzarsi, malgrado le difficoltà materiali causate dalla guerra.
Alla riunificazione del Paese, nel 1975, pur tra mille problemi, le scuole tradizionali ripresero progressivamente la loro attività.