31/10/08

Principi base del Vo Binh Dinh

Flessibilità contro Forza (Nhu chế Cương)
Troppo debole per usare la forza contro la forza, il popolo vietnamita doveva combattere sempre contro armate potenti e numerose, tanto sul piano strategico che tattico. Questo portava alla necessità di concludere rapidamente le battaglie ed economizzare le forze con tattiche di schivata (o fuga) morbide e fluide.
L'attacco comportava la difesa. Nella difesa si preparava l'attacco, osservando le debolezze e le mancanze del nemico. Mai contrastare la forza con altra forza, ma schivare, deviare ed attaccare in un punto più debole. Non siamo come i bufali della foto.

Corto contro Lungo (Đoản chế Trường)
A livello di ogni soldato, come a livello di un'intera armata, si utilizzano sempre tecniche di rapidità, senza perdere tempo ed energia: rapidità di schivata, di approccio, di individuazione dei punti deboli per distruggere il potenziale d'attacco del nemico. Chiudere la distanza contro gli attacchi lunghi, con attacchi rapidi e veloci.

17/10/08

Sport in Piazza Caraglio

14/10/08

Perchè la Via del Guerriero oggi?

Questa mattina, mi sono fermato a pensare. Qual è il senso della Via del Guerriero, che senso ha studiare la Via della Guerra (Vo Dao) oggi. Forse abbiamo un concetto sbagliato di questa Via, pensiamo che sia un via di violenza e sopraffazione, di calci, pugni e botte da orbi... Ma non è così.
L'Antica Università delle Arti Marziali che era sorta in Vietnam per volere dell'imperatore puntava alla formazione della classe dirigente del Paese. Tutti potevano iscriversi... persone di qualsiasi classe sociale... Ma l'Università delle Arti Marziali era molto dura, con prove veramente fuori dal normale. Non tutti potevano resistere... e sia i nobili che i poveri avevano gli stessi diritti e gli stessi doveri. Tutti dovevano guadagnarsi il loro posto con l'impegno e la dedizione.
Dovevano studiare il combattimento, con armi e senza, la strategia, la comunicazione, la letteratura, la poesia, dovevano imparare ad essere dei veri leaders, capaci di guidare un popolo, capaci di dimostrare il loro valore con il loro esempio.
La nostra Scuola discende dagli insegnamenti dell'Antica Università delle Arti Marziali del Vietnam ed il suo obiettivo è creare dei leaders. Il suo obiettivo è aiutare a crescere i suoi studenti, farli diventare persone migliori. Lavoriamo duramente per cambiare noi stessi... in meglio. Anno dopo anno. Il nostro è un viaggio che va contro la violenza delle emozioni incontrollate, un viaggio che va verso la crescita personale e della società. Sviluppiamo un senso profondo di dare agli altri. Comprendiamo che noi siamo dove siamo ed in questo luogo possiamo migliorare noi stessi, possiamo lavorare per migliorare il mondo. E questo vale per me, la mia famiglia, i miei amici e i miei studenti. Senza pressione e senza manipolazione. Solo l'esempio e l'incoraggiamento tramite i risultati.
Oggi è un nuovo giorno. Un giorno per iniziare un nuovo viaggio. Come posso allenare meglio il mio corpo? Come posso gestire al massimo le mie emozioni? Cosa imparerò di nuovo? Come posso ottenere di più dalla mia giornata? A chi insegnerò?
Questa è la mia Antica Università delle Arti Marziali... Le cinture da guadagnare sono gli esami universitari. Questo è il mio test. Non voglio mollare. Non voglio fallire. Voglio fare tutto al meglio.

05/10/08

La Legge delle Polarità

"Armonia incessante tra la Forza Fisica e l'Energia Vitale o tra la Forza e la Morbidezza"

Questo principio, chiamato “Cuong Nhu Tuong Thoi” deriva dalla Legge delle Polarità (Kinh Dich) ed è una delle applicazioni dell'antica scienza della mutazione di Am (Yin) e Duong (Yang). (Cuong = forza, Nhu = morbidezza)
 Am è la forza passiva; regola l'energia interna, l'agilità, la destrezza, la ricezione, la ritirata, la morbidezza
 Duong è la forza attiva; regola la forza, l'attacco, il colpo…


Kinh Dich – La Legge delle Polarità

Il simbolo del Dao rappresenta il mutamento continuo fra i due opposti Am e Duong. Ogni cosa è mantenuta in equilibrio tramite la legge della polarità o degli opposti.
La legge delle polarità indica che c’è un’oscillazione in avanti e indietro in tutte le cose, ma dopo un punto, in entrambe le direzioni c’è un arresto e comincia ad esercitarsi la forza opposta. Così nel Grande Duong, ad un certo punto appare il Piccolo Am, che cresce fino a diventare Grande Am… Nel Grande Am, appare poi il Piccolo Duong che cresce fino a diventare Grande Duong… Niente è lo stesso nel tempo, il tempo è cambiamento e ogni cosa nel tempo cambia tra gli opposti Am e Duong.
Tutte le cose, tutti i fenomeni e tutti gli avvenimenti sulla Terra oscillano tra le due polarità, tra i due poli opposti, tra Am e Duong
Possiamo vedere questa legge come funziona in natura, con il cambiamento delle stagioni, da estate a inverno. Il giorno ha la notte come suo opposto e la notte ha il giorno. Il giorno segue la notte e la notte il giorno, in un continuo divenire.
Nella malattia c’è sempre uno squilibrio di Am e Duong, così la salute è armonia ed equilibrio tra le due forze opposte. L’armonia negli opposti sta nella forza mediatrice tra di loro: il Dao, l’armonia.
Il Dao non è chiaramente visibile dalle persone comuni. È più facile per tutti vedere solo il bianco o il nero, solo gioia o solo dolore, solo ricchezza o solo povertà, solo malattia o solo salute, solo l’azione o solo la reazione. Ma il Dao esiste ed ha il preciso scopo di portare equilibrio, di neutralizzare l’impatto delle polarità.
Il Dao è la terza forza, quella nascosta, ma quella che ci dà la centratura in noi stessi, che ci permette di non oscillare tra le onde della vita, ma di rimanere stabili in noi stessi, lucidi, non identificati con le due polarità che ci sbattono prima da una parte e poi dall’altra.

16/08/08

Sport Day 2008

Domenica 1 giugno si è svolta in Piazza Galimberti la manifestazione denominata Sport Day 2008, organizzata dal Comune di Cuneo e dal CONI Comitato di Cuneo. Grazie all'interessamento dello CSEN, anche la nostra Scuola ha potuto partecipare all'evento per far conoscere la nostra arte marziale ai ragazzi di Cuneo. Un'esperienza senz'altro positiva per tutto il gruppo, letteralmente preso d'assalto da orde di ragazzi. :-)

09/08/08

Nuovo sito!!


Nuovo sito! Siamo partiti con il nuovo sito della nostra Scuola di Kung Fu. Vai a vederlo e non dimenticare di scriverci i tuoi commenti. Lo trovi su www.kungfucuneo.altervista.org

26/06/08

La Via del Guerriero

Esistono 4 fasi per un efficace e completo allenamento nelle arti marziali, un allenamento che porta ad un elevato livello di consapevolezza... la famosa "Via del Guerriero"
Queste fasi sono:

1. Nessun movimento (allenamento delle posizioni - TAN)
Serve per sviluppare la consapevolezza dei propri centri: motorio, intellettuale, emozionale ed istintivo, prestando attenzione alle diverse "attività" del proprio corpo. Consiste nel mantenere posizioni statiche a lungo, mantenendo un controllo del proprio pensiero, senza lasciarlo "andare", ma osservando se stessi. Dicevano gli "antichi": Conosci te stesso. E per conoscere se stessi è indispensabile imparare ad osservarsi. E la posizione statica, soprattutto se scomoda, è il modo migliore per iniziare ad "addomesticare" la mente-scimmia.

2. Movimento da solo (sequenze e forme - CHIEN LUOC e QUYEN) Indispensabile per sviluppare la consapevolezza del proprio corpo in movimento, del proprio equilibrio dinamico, del movimento nello spazio, della quantità di forza necessaria per sviluppare l'azione. Secondo livello, la consapevolezza del movimento, ci sono maggiori stimoli, si prosegue l'addestramento cella coscienza. Diventare maestri del movimento aiuta ad integrare corpo, mente e spirito.

3. Movimento con un compagno (SONG LUYEN) Indispensabile per sviluppare la consapevolezza alle azioni/reazioni del proprio partner e per rimanere centrati nel momento presente, nel qui ed ora, nello stato chiamato "no mente", che altro non è che spegnere l'incessante chiacchiericcio interiore. Nel combattimento non c'è spazio per "pensare". Il centro motorio, molto più veloce del centro intellettuale, deve essere lasciato libero di fare il proprio lavoro, senza zavorre, senza rallentamenti.

4. Movimento contro un compagno
(combattimento - SONG DAU)
Si sviluppa ulteriormente la consapevolezza di sè, soprattutto nel mantenere sempre una posizione di vantaggio, dalla quale agire con successo. Ad eseguire l'azione senza il minimo sforzo, mantenendo il controllo.
Sono queste le fasi della Via del Guerriero, senza attraversarle tutte non c'è compimento.

16/06/08

Eco-Avventura in Valle Stura II

Secondo appuntamento con la Natura per i ragazzi dell'ASD La Piccola Foresta - Kung Fu Cuneo, a Pietraporzio, in Alta Valle Stura alla fine di giugno. Se il tempo ce lo permetterà faremo un'escursione con partenza dal Piano della Regina.
Il ritrovo è fissato per sabato 28 ore 15.30 davanti alla palestra di Cuneo, muniti di sacco a pelo, un cambio vestiti, scarpe da montagna o da ginnastica e qualcosa da mangiare per tutti (condivisione). Il ritorno è previsto per domenica 29 alle ore 19 di nuovo davanti alla palestra.

30/04/08

Video 2° Sabato del Samurai

Secondo appuntamento per i Sabato del Samurai. L'incontro prevedeva uno scambio di tecniche di difesa personale fra alcune scuole di Judo e Kung Fu della provincia di Cuneo

Video 1° Sabato del Samurai

Il video sul Primo Sabato dei Samurai svoltosi a Caraglio il 1° marzo, con una raccolta di fotografie della manifestazione

19/04/08

Il Bastone Lungo (Te Mi Con)

Il bastone è tra le armi lunghe più importanti: lavorando bene su questa arma si acquisiscono ottime basi per lo studio di tutte le armi lunghe successive.

Tutte queste, infatti, sono sempre costituite essenzialmente da un bastone con l'aggiunta di una parte metallica alle estremità, quindi i principi che le governano sono i medesimi.
In base poi alla forma dell'arma, l'utilizzo sarà caratterizzato da alcuni movimenti piuttosto che da altri, ma la parte centrale dell'arma sarà usata (
nelle bloccate e negli attacchi) come fosse un semplice bastone.

Il bastone insegna la coordinazione tra le mani ed i movimenti precisi delle gambe. Si dice che la via più breve per apprendere i precisi e ben coordinati movimenti del corpo fosse l'allenamento e l'uso del bastone.

L'allenamento di questa arma è indicato per il miglioramento della costituzione generale, per i dorsali superiori e specialmente per le braccia.
Lo studio, e il successivo allenamento, del bastone richiede una notevole capacità di coordinazione sia nei movimenti delle gambe che in quelli delle braccia: nell'uso del bastone lo spostamento è importante e ciò è dovuto al fatto che non essendo un arma dotata di lama o punta, bisogna sfruttare il più possibile la coordinazione degli arti per imprimere all'arma una certa forza e potenza.
Esistono bastoni differenti sia per dimensione sia per flessibilità:

In particolare il bastone "CON" (il primo ad essere studiato nel Vo Binh Dinh) è di forma cilindrica con un diametro dl circa 2,5 cm e la sua altezza è di solito fino al sopracciglio del praticante.

Per ciò che riguarda il suo utilizzo, il bastone in questo caso viene impugnato con entrambe le mani come si impugnerebbe una cerbottana, entrambi i palmi della mano rivolti verso il basso, va impugnato ad un terzo della sua lunghezza e viene utilizzata una testa, ossia viene usata per colpire soltanto una estremità.
In generale questa arma la possiamo abbinare al Drago, il quale racchiude in sé tutte le armi lunghe.

La sequenza fondamentale del maneggio del bastone nella nostra Scuola è il Thái-Sơn-Côn, il Bastone della Grande Montagna, celebre nelle Arti Marziali Tradizionali di Binh Dinh e trasmessa al maestro Trương-Thanh-Đăng dal maestro Trương-Trạch.
Siccome si tratta di una sequenza condificata del maneggio di bastone combinata con quello della pertica, si chiama anche Pertica della Grande Montagna, infatti è conosciuta anche come Bai "Roi" Thái-Sơn.

La Poesia è costituita da 12 versi codificati inglobanti i 10 colpi "Phách" della pertica da guerra.

18/04/08

Io posso

Nella nostra filosofia della Scuola di Arti Marziali Tradizionali della Piccola Foresta, uno dei concetti di base è la consapevolezza di dire "Io Posso". Ed io posso scegliere di fare o non fare, di fare bene o fare male.
Io scelgo le mie possibilità e con le mie scelte determino la mia vita.
E noi, come Scuola della Piccola Foresta, scegliamo di fare del bene.
Io posso farlo, perchè decido di farlo.
E' conoscenza comune che si può distruggere l'odio solo con più amore. Come quando si lava una tazzina di caffè... con acqua a sufficienza, la tazzina si libera dallo sporco e diventa di nuovo pulita.
L'atteggiamento corretto è molto importante.
Senza umiltà l'Uomo non può crescere. Senza umiltà l'Uomo non può imparare. Senza umiltà l'Uomo non può capire. L'umiltà è un grande ingrediente nel cammino della vita.
Nella nostra Scuola di Arti Marziali non ci sono maestri. Anche chi insegna ha ancora molto da imparare; pertanto adottiamo il grado di istruttore-allenatore (huan luyen vien), non di maestro (vo su).
Un maestro ha raggiunto il compimento, un istruttore ha ancora molta strada da fare... Un maestro insegna... Un istruttore in realtà condivide quello che ha acquisito nel suo cammino... E condividendo continua ad imparare.
Ricordiamoci che "L'Ego può a volte uccidere un Uomo orgoglioso anche se è attorniato dai suoi seguaci e discepoli"

16/04/08

Secondo Sabato del Samurai

Sabato 12 aprile si è svolto a Savigliano il secondo appuntamento della serie "Un Sabato da Samurai", evento voluto dallo CSEN Cuneo, ma soprattutto dall'A.S.D. La Piccola Foresta, quale momento di scambio interstile fra diverse scuole di arti marziali.
Nonostante la pioggia dei giorni precedenti, un buon gruppo di ragazzi provenienti da Cuneo, Caraglio e Mondovì si è ritrovato presso i locali del Lago La Sirenetta a Savigliano per imparare, crescere e divertirsi.

Argomento del sabato era "difesa personale" e gli istruttori Franco Crisci del Judo Mondovì, Guido Cesano e Paolo Lovera dell'A.S.D. La Piccola Foresta, hanno mostrato a tutti i presenti alcune efficaci tecniche per difendersi da aggressori armati e non.
In particolare sono state presentate tecniche di Judo "russo", tecniche di lotta tradizionale vietnamita "Vat" ed alcune tecniche di combattimento con il coltello.
Dopo lo stage, il presidente provinciale CSEN Bruno Alesso, nonchè titolare del Ristorante La Sirenetta, ha offerto a tutti pizza e coca-cola, nella splendida cornice del lago.
Un grazie di cuore alla segreteria ed alla presidenza CSEN Cuneo ed a tutti i partecipanti che hanno saputo riconoscere gli importanti valori di crescita ed armonia propri delle arti marziali tradizionali.


27/03/08

Secondo sabato del Samurai

Il 12 Aprile si terrà a Savigliano presso il lago della Sirenetta in via Solerette, da un'iniziativa congiunta della A.S.D. La Piccola Foresta e dello CSEN Cuneo, il Secondo Sabato del Samurai, un incontro tra le varie palestre della nostra provincia in cui ci si scambia saperi, ci si conosce e si cresce assieme.
Infatti questo sabato è dedicato alla conoscenza delle arti marziali, perciò i maestri ospiti sono pregati di preparare 2/3 tecniche che verranno fatte vedere a tutti gli allievi che avranno così la possibilità in un ambiente sereno e di amicizia di conoscere e crescere un poco.
Ci permettiamo, visto che crediamo moltissimo in questo tipo di manifestazioni di chiedere ai maestri ed istruttori della nostra provincia di contattarci al numero 328-6918213 - mail lapiccolaforesta@altervista.org per concordare insieme la giornata. Il comitato provinciale CSEN provvederà a procurare una ricca merenda per tutti i partecipanti.
Al termine della manifestazione sarà possibile trovarci tutti insieme per una cena conviviale presso i locali della Sirenetta.

19/03/08

Contiamo fino a 10 in vietnamita

In Vietnam esistono due tipi di numerazione,
  • la vietnamita (Chử Nôm), che è quella che utilizziamo normalmente per contare nella ginnastica, nella ripetizione delle tecniche e nelle forme.
  • la cino-vietnamita (Han Viet), che è quella maggiormente legata alla trasmissione delle antiche conoscenze, si trova nelle forme, nelle discipline energetiche, nella medicina tradizionale e nella filosofia, ma anche in molti nomi della geografia vietnamita. Ad esempio il Dong bang song Cuu Long significa il Delta dei 9 Fiumi (Long significa anche drago… il drago è legato all’acqua e soprattutto per la sua forma ai fiumi, in realtà Cuu Long, di cui puoi vedere sotto la fotografia indica le 9 diramazioni di uno stesso fiume) ed è una zona del Vietnam Sud-Occidentale, conosciuta anche come Delta del Mekong. Tornando al nostro programma di Vo Binh Dinh abbiamo ad esempio lo studio delle sequenze (forme, quyen o kata): Tu Hai (I 4 mari), Ngu Hanh (I 5 elementi) e soprattutto Bat Quai Chan Quyen (Gli 8 Mutamenti)
Sotto ti ho messo le due numerazioni. A fianco del numero, la prima è la numerazione vietnamita (Chử Nôm) e la seconda è la numerazione cino-vietnamita (Han-Viet).
1 - một - nhẩt
2 - hai - nhi
3 - ba - tam
4 - bốn - tú’
5 - năm - ngu
6 - sáu - lục
7 - bảy - thất
8 - tám - bát
9 - chín - củ’u
10 - mười - thập

14/03/08

Aforismi

Definire le arti marziali è impossibile in quanto definire è limitare e il mondo delle arti marziali è illimitato: è come un gioco di scatole cinesi, ogni volta che ne apri una, al suo interno se ne svela un'altra e così via in una circolarità senza mai fine.
Per questo ho raccolto alcuni aforismi scritti da grandi maestri che possono servire come spunto per riflettere: leggili e lasciali scorrere in te, nel profondo, ascolta cosa significano per il tuo Io, poi semplicemente lasciali lì e vedrai che incominceranno a germogliare.

Un maestro di spada, ormai anziano, dichiarò:
"Nella vita ci sono diversi gradi di apprendimentro. Al primo si studia, ma non si ricava niente e ci si sente inesperti. Al livello intermedio l'uomo è ancora inesperto, ma consapevole delle proprie mancanze e riesce a vedere anche quelle altrui. Al livello superiore diventa orgoglioso della propria abilità, si rallegra nel ricevere lodi e deplora la mancanza di perizia dei compagni. Costui ha valore e si comporta come se non sapesse nulla.
Questi sono i livelli in generale. Ma ce n'è uno che li trascende, ed è il più eccellente fra tutti. Chi penetra profondamente questa Via è consapevole che non finirà mai di percorrerla. Egli conosce veramente le proprie lacune e non crede mai, per tutta la vita, di aver raggiunto la perfezione. Senza orgoglio, ma con modestia, arriva a conoscere la Via.
Si dice che una volta il maestro Yagyu osservò: "Io non conosco il modo per sconfiggere gli altri, ma la Via per sconfiggere me stesso."
(Hagakure, il codice del samurai)

" ...Il pensiero fisso di dover vincere a tutti i costi - proiezione nel futuro - o di non essere sconfitti - legame con il passato - provoca una fissità psicologica che rende incerti e toglie la possibilità di essere disponibili all'azione..."
(J. Kano)

“… In queste tecniche variabili vi è un significato profondo/ Gettate via soggetto ed oggetto, funzionando come un tutto/ abbandonate l’Io e gli altri, formando una sola spada/ Usate gli occhi penetranti del cielo e della terra/ per vedere attraverso il corpo dell’avversario…”
(T. Yamaoka, poesia sul Kumitachi)

“… Circondato da cento nemici, come farai a vincere senza arrenderti e senza combattere ? …”
(Koan Zen del monaco Ryozan)

“… Poiché sono un artista delle Arti Marziali non combatto per vincere o perdere, non mi preoccupo della forza o della debolezza, sono imperturbabile. Il nemico non si accorge di me, né io di lui. Penetrando in una dimensione in cui cielo e terra non sono ancora distinti l’uno dall’altra, in cui Yin e Yang non sono ancora giunti, ottengo di certo subito un effetto …”
(Takuan Soho, Gli Annali della Spada Taia)

“… Le arti marziali non fanno parte degli sport che sono originalmente un retaggio dell’Occidente. Ci sono, però, taluni che si rallegrano nel vedere le varie Arti Marziali divenire simili a Sport, ottenendo così una più vasta popolarità in questi ultimi anni. Queste persone, è chiaro, non hanno la più vaga idea di cosa sia un’Arte Marziale nel vero senso della parola. A mio avviso costoro non sono qualificati a parlare di Budo..."
(detto del Maestro Morihei Ueshiba)


09/03/08

Meraviglie del Vietnam: la baia del drago

La Baia di Ha Long è considerata patrimonio mondiale dell'umanità da parte dell'UNESCO dal 1994 ed è una delle principali mete del turismo in Vietnam.

Ha Long significa la discesa del drago e la leggenda narra che il paesaggio eccezionale di questa baia è dovuto all'azione di un drago (ricordo che il drago in Vietnam è un essere meraviglioso e benefico, un simbolo positivo, a differenza dall'occidente, dove il drago è un simbolo del demonio). Il drago discese dal cielo, entrò dento il mare e addomesticò le correnti marine. Combattendo intagliò la montagna con la sua potentissima coda. E quando il livello delle acqua iniziò a salire la nascose lasciando apparire solamente le cime più elevate.

Nella baia, riconosciuta come tra le più belle del mondo, ci sono 1969 rocche (una vera moltitudine) coperte di vegetazione, malgrado la loro forma irreale. Alcunee di queste isolette contengono delle grotte chiamate "la grotta delle sorprese" o "la grotta delle meraviglie". Altre grotte sono dei passaggi che conducono a laghi interni.

La geologia ci dice che tutta la formazione dellisole è dovuta ad un fenomeno di erosione carsica a danno di questi enormi blocchi rocciosi.

08/03/08

I colori del VietNam

Oggi voglio darti la traduzione in vietnamita di alcuni colori.
Colori che conosciamo perchè simbolo dei 5 elementi nelle 5 cinture e anche colori che non conosciamo ancora. E qui sotto possiamo anche capire perchè ci è sempre stato detto che lo xanh rappresenta sia il blu che il verde.
Bianco Trang
Nero Den
Verde Xanh la cay
Blu Xanh da troi
Rosso Do
Giallo Vang
Rosa Hong
Viola Tím
E per concludere... Xin Chao! (che significa "Ciao!")

05/03/08

Il Sabato del Samurai

Sabato 1° marzo si è svolta presso la palestra delle scuole medie di Caraglio la prima manifestazione sportiva “Un sabato da samurai” promossa dall’A.S.D. Cadralius in collaborazione con l’A.S.D. Judo Mondovì e l’A.S.D. La Piccola Foresta di Cuneo. Alla giornata hanno partecipato 50 piccoli atleti di arti marziali dai 5 ai 16 anni accompagnati da un gran numero di parenti ed amici.
La manifestazione ha avuto come finalità l’incontro in amicizia di tre diverse palestre e il confronto fra due modi di intendere le arti marziali quali il Judo (di origine giapponese) e il Kung Fu Vo Binh Dinh (di origine cino-vietnamita). Gli atleti del Judo avevano la divisa di colore bianco, mentre quelli del Kung Fu di colore nero e riuniti assieme ricordavano il simbolo del Tao in cui gli opposti si incontrano e si integrano.
La manifestazione è stata coordinata dai maestri Franco Crisci, Stefania Salvatico e Paolo Fracchia come rappresentanti del Judo e dagli istruttori Guido Cesano e Paolo Lovera quali rappresentanti del Kung Fu Vo Binh Dinh.
Gli atleti sono stati divisi in due categorie (in base all’età) e si sono confrontati in combattimenti a terra e in piedi arbitrati. Siccome lo scopo della giornata è stato quello di uno scambio culturale fra le diverse associazioni non sono state stilate graduatorie e ci si è limitati a contare i punteggi per i singoli combattimenti.
Tutti gli atleti si sono impegnati e divertiti e sicuramente ognuno di loro ricorderà con gioia questo pomeriggio dedicato alla loro passione. Una nota di merito va certamente data ai quattordici atleti del Kung Fu Vo Binh Dinh che si sono cimentati in un terreno di gara proprio del Judo facendosi onore per l’impegno e per la tenacia dimostrati. Dopo i combattimenti l’A.S.D. La piccola foresta ha presentato una manifestazione di Kung Fu della durata di circa venti minuti accompagnata da musiche coreografiche.
Durante la manifestazione sono state presentate techiche di concatenamento, tecniche di combattimento a mani nude e con armi, combattimenti simulati e alcune forme (katà o quyen) di Kung Fu.
La manifestazione è stata molto gradita dal pubblico presente a giudicare dall’intensità e dalla frequenza degli applausi. Inoltre la scuola di arti marziali Vo Binh Dinh ha presentato il combattimento agonistico del Kung Fu (Sanda) con tanto di protezioni totali (casco, corazza, guanti aperti e paratibie) ed è stata data la possibilità agli atleti del Judo, felicissimi per l’invito, di provare l’ebbrezza del combattimento full-contact. Dopo la manifestazione a tutti i cinquanta atleti è stata consegnata una medaglia quale riconoscimento per la partecipazione e l’impegno.
Il bilancio della giornata è stato molto positivo e ci si è presi l’impegno di organizzare altre manifestazioni simili. Questa giornata in particolare ha dimostrato come le arti marziali possano essere il terreno per creare amicizia e spirito di gruppo e un’occasione importante di crescita e di confronto con i propri limiti.


24/02/08

Il Credo del Guerriero

Ovunque io vada,
tutti sono un po' più sicuri perchè io sono là.

Ovunque io sono,
chiunque è in difficoltà ha un amico.

Ogni volta che ritorno a casa,
tutti sono felici che io sono là.

Questo è il credo del guerriero scritto dal Dott. Robert L. Humphrey.
Un guerriero è diverso da un combattente. Un combattente combatte solo per se stesso, un guerriero combatte per proteggere gli altri. Proteggere se stessi è autodifesa, proteggere gli altri è l'essenza del guerriero.
La vita, non la cultura, il colore della pelle, la religione o il comportamento, è il più importante ed universale valore. La vita è il valore da difendere.
Questo è lo scopo del nostro addestramento: proteggere la vita.

08/02/08

Tet 2008: inizia l'anno del topo

E' iniziato l'anno del topo! Ieri il 7 febbraio (assenza completa di luna nel cielo) è iniziato l'anno del topo secondo il calendario lunare vietnamita... ed anche cinese.
In Vietnam questa festa in particolare si chiama Tet.
Tet indica il primo mattino del primo giorno del nuovo anno ed è il Capodanno vietnamita.
Si presenta normalmente 1 mese dopo il nostro capodanno (quando inizia la luna crescente, quando nasce la luna).
La celebrazione del nuovo anno dura da tre a sette giorni. Ma in realtà in molti villaggi e pagode vietnamite il Tet si protrae per tutto il mese con vari festival tradizionali. I vietnamiti prendono parte a questi festival e visitano le pagode per pregare ed augurarsi felicità, fortuna, salute e ricchezza. Le bellissime fotografie sono state scattate in Nguyen Huè Street a Ho Chi Minh City.

La preparazione al Tet

Ma il Tet inizia molto prima.... Diversi giorni prima infatti le case vengono pulite, un po' come le nostre pulizie di Pasqua, e si comprano dei fiori per addobbare e preparare la festa. Un'eccitante atmosfera di fiori e piccoli arbusti, un gioioso fermento di colori... sempre più eccitante man mano che la festa si avvicina. E l'eccitazione, l'ansia e la felicità sono sulle facce di tutti. Alberi di pesco e kumquat sono presenti in tutte le case vietnamite, un po' come i nostri alberi di Natale.
Le case sono pulite per evitare la sfortuna associata con il vecchio anno. Le famiglie ridipingono le loro case per dare loro un nuovo aspetto. Tutti comprano nuove scarpe e nuovi vestiti. Si pagano i debiti e si risolvono i conflitti con familiari ed amici.

Il Banh Chung
Il piatto tipico del Tet è una torta di riso chiamata Banh Chung. Pochi giorni prima del Tet i membri della famiglia si trovano insieme per preparare riso bollito, maiale, fagioli mung e foglie di banana. La preparazione del cibo tradizionale Banh chung richiede molta cura, dalla scelta degli ingredienti alla preparazione al processo di cottura. Il Banh chung viene cotto per circa 8 ore e poichè il Banh chung deve essere guardato durante la cottura, il cuoco o la cuoca invita amici e vicini per parlare durante la notte e tenersi compagnia.
Tradizionalmente ogni casa deve preparare almeno un paio di Banh chung da offrire all'altare degli antenati.





Il Tet

L'ultimo giorno dell'anno vecchio, la famiglia si riunisce in una grossa festa per stare insieme e dire addio al vecchio anno. In questa serata i vietnamiti escono e vanno in qualche luogo ad assistere ai fuochi artificiali che salutano il nuovo anno. Una cerimonia speciale viene fatta alla mezzanotte (Giao Thua) all'alba del Nuovo Anno. Come i cinesi, anche i Vietnamiti prestano molta attenzione a quello che fanno nel primo giorno dell'anno. Gli eventi del primo giorno dell'anno possono determinare la fortuna o la sfortuna per tutto il periodo del nuovo anno.
Ogni cosa collegata al nuovo anno deve simbolizzare la buona fortuna.
Nel periodo del Tet si fa festa e si visitano amici e parenti per scambiarsi gli auguri. I bambini inoltre ricevono soldi dagli adulti che così sperano anche di ingraziarsi salute e felicità. Inoltre non visitare le persone piangendo perchè questo è associato alla morte. I bambini non devono litigare o piangere durante il primo giorno dell'anno. Le case sono decorate con fiori di pruno (Hoa Mai).

Buon anno a tutti!

06/02/08

Un sabato da Samurai

L’A.S.D. Cadralius in collaborazione con l’A.S.D. Judo Mondovì e l’A.S.D. La Piccola Foresta organizza per sabato 1° Marzo a Caraglio, presso i locali delle scuole medie, la prima edizione della gara incontro per piccoli atleti delle palestre del nostro circuito: “Un sabato da Samurai”; un pomeriggio in cui si mescoleranno le arti marziali per la gioia di stare assieme.
Se qualche altra associazione ha dei bambini/ragazzi (fino a 16 anni) che desiderano partecipare deve solo, urgentemente, contattare la segreteria CSEN di Cuneo ai numeri 0171 612119 o 388 2771959. E’ richiesta solamente una conoscenza di base delle tecniche di lotta a terra oppure la disponibilità di partecipare con un proprio esercizio alla piccola manifestazione finale.

22/01/08

Una vera rivoluzione!

Sta avvenendo piano piano una vera rivoluzione nel modo di intendere le arti marziali.
Non solo calci, non solo pugni, non solo difesa personale e fitness... una vera Rivoluzione!
Le arti marziali aiutano le persone a cambiare profondamente, a sviluppare una migliore e completa personalità, a diventare... persone migliori!
Attraverso un programma interessante, creativo, rivoluzionario e che fa perno sui meriti e sull'impegno personale, la "Piccola Foresta" (che ricordo ancora è la traduzione di Shaolin - cinese - e Thieu Lam - vietnamita) ha come obiettivo di "lasciare il segno".
Attraverso le azioni dei suoi membri, le nuove idee, i nuovi metodi di insegnamento e di vivere le arti marziali... con le radici nel passato, ma rivolti al futuro, la "Piccola Foresta" diventa di un nuovo movimento, una vera rivoluzione nella comunità delle arti marziali.
La "Piccola Foresta" è una scuola, una comunità di persone ordinarie in cui ognuno dà il massimo per migliorare se stesso ed il proprio mondo in un modo straordinario.