27/05/07

Esami per il passaggio di grado

Ieri 26 maggio 2007 si sono svolti a Cuneo, presso il Centro Oasi di Via Monsignor Peano 8, gli esami di fine anno per il passaggio di grado.
Accolti da un caloroso pubblico di amici e genitori, 13 ragazzi hanno dimostrato quanto hanno appreso nelle lezioni di Kung Fu.
Lo spettacolo, con l'ottima regia del Yao Su Paolo, è stato molto apprezzato soprattutto per l'impegno e la determinazione di tutti i ragazzi.
Hanno conseguito il grado di cintura bianca piccola (thieu trang): André, Diego, Federico, Gabriele, Lorenzo, Marc, Marco e Niccolò. Gli otto "neofiti" hanno dimostrato le tecniche base di difesa personale e di combattimento, oltre a posizioni, pugni, calci, cadute e le domande a sorpresa di teoria.
Hanno conseguito il grado di cintura nera (Den): Luca e Michele. Hanno eseguito varie tecniche di combattimento e di difesa personale. Luca ha inoltre eseguito metà del Bat Quai Chan Quyen (La Forma degli Otto Trigrammi) in modo impeccabile.
Hanno conseguito il grado di cintura verde (Xanh): Francesco e Giorgio. Hanno eseguito tecniche di combattimento a mani nude, di coltello, difesa da attacchi da bastone e la forma Than Dong Quyen (La Forma del Bambino Prodigio, conosciuta anche come Il Bambino Re del Cielo).
Oltre a questo, combinazioni di calci e tecniche hanno permesso di valutare la loro preparazione tecnica.
Ha conseguito il grado di cintura verde + 2 strisce (Xanh 2): Luca. Ottima esecuzione di tecniche di combattimento a mani nude (lotta vietnamita "Vat" e tecniche acrobatiche), tecniche armate (bastone corto, bastone lungo e sciabola), la forma a mani nude Long Ho Hoi Quyen (La Forma dell'Unione del Drago e della Tigre) e la forma di sciabola Do Long Dao (La Sciabola Mortale del Drago).
Al termine della dimostrazione è seguita la consegna delle cinture, dei diplomi e dei Budo-Pass, la fotografia di rito e il rinfresco finale.
Noi Istruttori Guido e Paolo siamo molto fieri dei nostri bravissimi allievi, che lavorano ogni giorno con la massima determinazione nel dare il meglio di se stessi, nell'aiutarsi vicendevolmente, per essere persone migliori in una società migliore. Grazie Ragazzi.

16/05/07

Seminario Fisco e Associazioni

Martedì 15 maggio alle ore 21.00 si è svolto a Savigliano un seminario organizzato dal Comitato Provinciale CSEN di Cuneo su Fisco ed Associazioni Sportive e che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle associazioni del cuneese.
Ha introdotto la serata l'Ing. Mario Picco, Presidente Regionale dello CSEN Piemonte. La Dott. Loredana Murizzasco ha poi illustrato il tema degli obblighi fiscali delle Associazioni, fornendo anche una ricca dispensa a tutti i partecipanti.
In seguito il Dott. Franco Crisci, vice-presidente del Comitato CSEN Provinciale (nonché maestro di Kung Fu), ha illustrato con entusiasmo ed energia il ruolo degli enti di Promozione Sportiva ed i rapporti di tali enti (nel caso specifico dello CSEN) con le associazioni sportive.
Poi è tornato Mario Picco a parlare dei bandi di promozione sportiva offerti dalla Regione Piemonte e che a breve saranno a disposizione delle associazioni per implementare le loro attività istituzionali.
Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti dello CSEN - Comitato Provinciale di Savona: il presidente Mauro Diotto ed il Dott. Alan Lazzarini (maestro di Karate). I due hanno discusso ampiamente sull'importanza della tutela legale per le associazioni e gli associati.
La serata si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione ed i saluti finali del Presidente del Comitato Provinciale CSEN di Cuneo, Bruno Alesso che ha offerto anche un ottimo rinfresco.

12/05/07

Quanto e come allenarsi

Maggiore è la quantità di tempo che dedichiamo alla pratica delle Arti Marziali e più rapidi sono i risultati. E questo è ovvio per qualsiasi arte si pratichi.
Ma per quanto tempo? Un'ora? Due, tre? E quante volte alla settimana? Una, due, tre?
Molto dipende dal livello già raggiunto e dagli obiettivi da raggiungere. Infatti se per un atleta orientato alla competizione ed al free-style è necessario un impegno maggiore, per un principiante non è necessario esagerare.

Soprattutto per chi è interessato solo alla difesa personale. L'allenamento deve essere un piacere ed un divertimento. Non un peso eccessivo. Pertanto per un principiante (0-6 mesi di pratica) sono ottimi 10 minuti di allenamento a casa per 3 volte a settimana.

Diverso è per l'allenamento in palestra dove le sessioni devono essere max di 45 minuti, per avere sempre un'ottima attenzione. Se è difficile prestare attenzione per 45 minuti, è bene ridurre a 30' o 20'. Se invece si riesce a mantenere la mente affilata come un rasoio, si può andare oltre, fino ad un'ora di allenamento. Si possono avere anche tempi maggiori, ma questi vanno comunque intervallati da attività più distensive, in modo da "spezzare" la tensione e rilassare la mente.

Ovviamente la regolarità di pratica è la cosa migliore, per avere progressi continui e facilmente osservabili. 'importante è che sia regolare e curata con la massima attenzione.
Ma la quantità non è tutto. Oltre alla quantità è necessaria la "qualità".
Che cosa significa qualità dell'addestramento? Significa porre la massima concentrazione in quello che si fa, significa cancellare tutte le distrazioni, significa spegnere la radio e la televisione, significa creare l'ambiente adatto all'apprendimento.

La musica può andare benissimo, quando si lavora con attività di tipo aerobico, in cui occorre darsi la carica, oppure quando si esegue, dopo averla imparata alla perfezione, una forma in modo dimostrativo, ma non deve disturbare l'attenzione.

Una buona pratica richiede attenzione in quello che si fa. Devi avere gli occhi bene aperti, provare intensamente le sensazioni che ti dà il tuo corpo, osservare, ascoltare... E questo si può fare allenandosi in coppia, oppure da soli, ed in questo caso la cosa migliore è lavorare di fronte ad uno specchio per potersi vedere anche "da fuori".

E poi l'allenamento deve essere specifico. Se ci si prepara per un gara di combattimento, l'allenamento deve essere calibrato sul combattimento. Se il combattimento di gara dura 3 minuti, deve essere calibrato su un tempo simile.

Pertanto la corsa di resistenza non necessariamente è adatta a questo tipo di preparazione, se non per la costruzione di un "fondo" cardiocircolatorio, migliore è la preparazione sui 3 minuti, con sequenze "tirate" di calci o sequenze di combattimento, tecniche a catena.... 3 minuti "tirati"