22/08/10

Shuai Jiao

Shuaijiao (proiettare e cadere) è un termine delle arti marziali cinesi che viene tradotto semplicemente con Lotta e si riferisce ad uno stile di combattimento imparentato strettamente con la Lotta Mongola e con il Judo.

Viste le sue peculiarità è considerata una disciplina indipendente da tutti gli altri stili di Wushu. Siccome in Cina Shuaijiao è un temine generico, per riferirsi allo stile cinese, si utilizza Zhongguoshi Shuaijiao (Shuaijiao in stile cinese).

Molti hanno voluto identificare nello Shuaijiao, molte forme di lotta antiche, susseguitesi sul suolo cinese con nomi diversi: Jiaoli (fare ogni sforzo con le corna), Jiaodi (opporsi a qualcuno con le corna), Xiangpu (è tradotto con Sumo), Zhengjiao (competere e cadere), ecc.

In realtà il Shuaijiao attuale è il risultato di un adattamento culturale di tecniche mongole e mancesi al contesto cinese. Di particolare rilevanza il ruolo della Shanpuying (Campo di Miglioramento delle Bandiere), un'istituzione voluta dal governo della dinastia Qing, che raggruppava oltre trecento lottatori legati alle Bandiere Mancesi, con lo scopo di allenare le guardie imperiali. Sia nella Jingwu Tiyu Hui che nello Zhongyang Guoshu Guan vi erano sezioni di Shuaijiao. Il nome Shuaijiao venne scelto e promosso dallo Zhongyang Guoshu Guan. Il maestro Chang Tung Sheng preferiva il nome Kuaijiao (cadere rapidamente).

Quattro sono i rami principali di questo stile: quello Mongolo; quello di Tianjin; quello di Pechino e quello di Baoding. Il ramo più famoso è quello di Baoding. A questi si aggiunge la lotta tradizionale vietnamita chiamata Vat.

Bibliografia:
* Wu Bin, Li Xingdong e Yu Gongbao, Essentials of Chinese Wushu, Foreign languages press, Beijing, 1992
* Carmona José, De Shaolin à Wudang, les arts martiaux chinois, Gui Trenadiel editeur
* Kai He, Zhongguo Shuaijiao Shi, Neimengu Renmin Chubanshe, 2006
* Su Xueliang, Zhongguoshi Shuaijiao Jiaocheng, Renmin Tiyu Chubanshe, 2004

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